Itinerario
1° giorno: Tupiza-Sillar-Ciudad del Encanto-Ciudad de Roma-San Pablo de Liez
Prima colazione. Prima tappa della giornata è la Quebrada de Palala, uno spettacolare, frastagliata formazione rocciosa, formata nel corso di molti anni da un'intensa erosione, che verrà ammirata dall’alto nella successiva fermata a El Sillar, un magnifico punto panoramico.
Sarà poi la volta della Ciudad del Encanto, che si estende su una superficie di 7 kmq, dove osservare le cosiddette La Catedral, mapa de América del Sur, La Pata del Diablo (i piedi del diavolo), Encuentro de Monjas, (Incontro delle monache), alcune delle figure rocciose più capricciose e più rinomate.
Attraversato San Pablo de Lipez, si giungerà dopo pranzo a San Antonio de Lipez, (4250 metri s.l.m., 250 abitanti), dove vedremo le rovine della città fantasma.
In seguito si ammirerà la Ciudad de Roma con le sue caratteristiche formazioni rocciose, per fare poi ritorno a San Pablo de Lipez, dove si trascorrerà la notte in un hostal basico.
2° giorno: San Pablo de Lipez- Laguna Amarilla – Laguna Celeste – Quetena – Polques
Dopo la colazione, partenza da San Pablo de Lípez per raggiungere Relave, un piccolo paese della regione. Quindi ammireremo la laguna Amarilla e la laguna Celeste, che si trova ai piedi del vulcano Uturuncu. Dopo pranzo viaggeremo per circa 2 ore per arrivare a Quetena. Continueremo quindi il nostro viaggio attraversando due piccole lagune, la laguna Hedionda e la laguna Kollpa. Infine, arriveremo alle sorgenti termali di Polques, una destinazione popolare, dove si avrà tempo per immergersi nel tepore delle acque, con temperature di 36-39 gradi C. Qui si trascorrerà la nostra seconda notte. Cosa di meglio che osservare le stelle scintillanti in uno dei cieli più limpidi del Pianeta, al caldo e a mollo in una piscina termale all’aperto?
3° giorno: laguna Verde, Deserto di Dalì, Sol de la Mañana, laguna Colorada, Villamar
Prima colazione. La prima sosta della giornata sarà al Desierto de Dali, (110 kmq), un luogo dai colori surreali, circondato da montagne e formazioni rocciose di lava pietrificata che spuntano dalla sabbia come le rovine di una città perduta.
Sarà poi la volta della laguna Verde (4350 mslm), situata all'estremità meridionale del Parco Nazionale Eduardo Avaroa. Questa laguna di acqua salata ha una superficie di 17 kmq e si trova ai piedi del vulcano Licancabur (5925 m).
Successivamente si raggiungerà il punto più alto del viaggio in Bolivia, i geyser "Sol de Mañana" (appena sotto 5000 mslm). Quindi sarà la volta della laguna Colorada, con acque rosse e una grande popolazione di fenicotteri, a un'altitudine di 4378 mslm; ha una superficie più di 60 kmq e una profondità media di soli 80 cm, oltre a isole di borace e ghiaccio al suo interno.
Arrivo infine a Villamar dove si passerà la notte in un hostal basico.
4° giorno: Valle de Rocas, Italia Perdida, laguna Catal, Candelaria
Prima colazione e partenza per nuove avventure!
La prima tappa sarà la Valle de las Rocas, dove si possono osservare curiose formazioni rocciose. Tra queste la cosiddetta "Copa del Mundo" e "El Camello".
Successivamente sarà la volta di Italia Perdida, una valle desolata in cui affiorano gruppi di rocce modellate dal vento. L’origine del nome non è chiara. Alcuni dicono che sia perché, in un'epoca in cui il turismo nel Sur Lípez ancora non esisteva, qui si perse un gruppetto di italiani.
Quindi si visiterà la Laguna Negra, nascosta in un paesaggio straordinario che fonde la tipica pianura dell'altopiano con canyon dalle strane formazioni rocciose. Il suo colore scuro è dato da alghe presenti nel suo sfondo.
Quindi si ammirerà l’impressionante Cañón de la Anaconda. Il nome "anaconda" è dato dal colore verde intenso delle sue acque e dalla sinuosità del percorso del fiume che ricorda le curve del corpo di un serpente.
Arrivo a Candelaria, dove si passerà la notte, passando per i villaggi di San Agustin e Juliaca.
5° giorno: Salar de Uyuni
Prima colazione e partenza, per raggiungere l’immenso Salar de Uyuni che, con i suoi 12.500 kmq, è il più grande lago salato al mondo; si trova a quota 3650 mslm.
L’Isla Incahuasi è uno dei punti più affascinanti del Salar. Dalla cima della collina, raggiungibile in poco più di 10 minuti con un comodo sentiero ad anello, si vede il deserto di sale con una vista a 360°. Gli abitanti dell’isola sono, oltre alle graziose e cicciotte viscacce, cactus giganti che hanno centinaia di anni e crescono al ritmo di un centimetro all’anno. La maggior parte di essi è alta più di due metri e alcuni raggiungono addirittura i 10 metri. Molti di loro c’erano già, probabilmente, ai tempi degli Inca!
Si visiterà quindi il primo hotel di sale, ora solo un museo; all’esterno il monumento alla Dakar, la corsa per auto, moto e camion fuoristrada che, abbandonata l’Africa dove era nata, è passata per il Salar de Uyuni per diversi anni.
Ai margini del Salar si incontrano le Montañas de Sal; piccole montagne di sale che vengono ammucchiate in modo che la parte superiore del sale si asciughi e sia meno pesante da trasportare.
Infine Colchani, il villaggio dove viene lavorato il sale e il Cementerio de Trenes, treni abbandonati durante la prima metà del ‘900 con il declino dell’industria miniera, erosi dal sale e dal vento.
Pomeriggio a disposizione per riposarsi dall’intensissimo tour.
In serata partenza con il bus notturno per La Paz (comode poltrone reclinabili a quasi 180°); in alternativa è possibile raggiungere la capitale con un volo aereo (chiedere la quotazione, ma il volo non è fattibile tutti i giorni).
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